L’album “Super Topper”, che prende il nome dall’omonima band punk/hardcore, uscito il 13 marzo 2025 su tutte le piattaforme streaming musicali. Il disco mischia le influenze precedenti dei componenti del gruppo ad un approccio melodico/alternative, unito a sonorità del midwest, revival emo e della tradizione angloamericana.
Tanto ritmo, chitarre e assoli che valorizzano i brani. Una vocalità tra il parlato e l’adirato, che riescono a trasmettere emozioni nelle corde di chi ascolta. Un mix shakerato, proposto da questi ragazzi, che risulta essere molto convincente.
L’album si apre con la scossa arrabbiata e tagliente di “Tu non ritorni“, singolo che rispecchia l’anima punk della band, che racconta del conflitto interno che si vive tra l’essere bambino e il diventare ragazzo.
“Cosa sarei io?
Che cosa saresti te?“
La contrapposizione tra due diversi momenti della vita, così diversi tra loro, porta ad interrogarsi sullo sviluppo della personalità, spesso piena di difficoltà. La voce del front man nel suo essere così cruda e diretta, ricorda quella dei primi Articolo 31, pur con le dovute differenze di genere.
Proseguendo l’ascolto di questo album è possibile riscontrare un’alternanza tra brani lenti, nei quali sono i testi a farla da padrone, con l’accompagnamento degli strumenti musicali che vanno di pari passo con il tono di voce. Un perfetto esempio lo si riscontra con “Va tutto bene“. Un brano che parte in sordina, dando molto peso a ciò che viene detto, per poi avere una progressione crescita scorrendo i secondi.
“Parlerei di un bimbo
Come sempre quando scrivo
E di come è riuscito a sconfiggere il male“
Sono queste parole a sancire, con tutta probabilità, il senso di tutto l’album. La storia di un ragazzino che affronta tutte le difficoltà della sua età, fino al diventare un uomo. Un ritratto intimo e personale, che inquadra in modo perfetto l’evoluzione di un essere umano.
La seconda parte dell’album scende giù come un bicchierino di buon whisky invecchiato. Magari uno di quelli che si prendono in un locale, ascoltando la tua band preferita.
Proprio come un perfetto distillato, il resto dell’album scivola via dritto in gola, ma non senza che la bocca ne assapori ogni signola goccia, in modo da non perdersi neanche una singola sfumatura.
Da una tregua, infatti, data da alcuni brani, il disco si chiude con le energiche “Ballare” e “Il tuo richiamo“. Si tratta di due canzoni che portano con sé un’alta dose di energia che è una delle vere caratteristiche, per la verità, di questo primo percorso musicale.
L'”inno” lanciato dai “”Super Topper” arriva dritto e scompiglia i capelli. E’ paragonabile, per restare in tema, a quel leggero vento freddo di marzo che ti sorprende e ti coglie impreparato.
Ciò che ci si augura è che questo possa essere solo l’inizio di una brillante carriera musicale e che, nei prossimi lavori, questa band possa farci ancora qualche lato di un’anima tormentata, della quale magari si conosceranno ancora altri segreti.