g20

Presentato in anteprima mondiale il 29 marzo, G20 ha avuto una conferenza stampa in streaming in diversi Paesi, Italia inclusa. Il nuovo action movie di Patricia Riggen, con Viola Davis protagonista, debutta il 10 aprile su Prime Video.

Dopo aver guidato la Suicide Squad e orchestrato le strategie degli Hunger Games, l’attrice premio Oscar Viola Davis torna sullo schermo nel ruolo di Presidente degli Stati Uniti. Un ruolo ancora inedito nella realtà, ma già esplorato nel mondo del cinema e della letteratura. Basti pensare a Geena Davis (Una donna alla Casa Bianca), Angela Bassett (Zero Day) ma anche a Lisa Simpson.

Danielle Sutton è la Presidente degli Stati Uniti. Il suo compito è quello di prepararsi per un importante incontro diplomatico internazionale a Città del Capo (Sudafrica) con altri 19 Capi di Stato. Un G20 fondamentale per le sorti dell’economia mondiale, e il rischio di attentati e sabotaggi è altissimo. L’hotel di lusso scelto come location sembra una fortezza, ma non abbastanza forte per uno come Rutledge (Antony Starr). Si innesca, in questo modo, un gioco strategico fatto di ostaggi e infiltrati. Alcuni dei 20 rappresentanti, durante l’attacco, sfuggono alla cattura. Questo lascia una speranza di salvezza sia per gli ostaggi che per l’intero equilibrio politico ed economico globale.

Patricia Riggen torna al genere dell’azione politica, già esplorato con Jack Ryan su Prime Video. La serie ricorda la trilogia di Attacco al potere.

In G20, Viola Davis è protagonista assoluta delle scene d’azione. Ha già dimostrato il suo talento fisico in The Woman King e qui lo conferma. Del resto, la protagonista di questo film dimostra tutta la sua abilità nel corpo a corpo. Tecniche acquisite grazie all’esperienza nell’esercito USA precedenti all’incarico presidenziale. Inoltre, al contrario di quanto avviene con delle rappresentazioni maschili, qui la maternità gioca un ruolo centrale. In qualità di Presidente, la vita privata e personale si scontra con quella professionale. Un peso specifico da “tetto di cristallo” che viene ben messo in mostra ed evidenziato fin dalle prime fasi della narrazione. Un rapporto che, effettivamente, costituisce la chiave di volta per la risoluzione del film.

Non è però l’unica figura chiave della storia. L’Agente Manny Ruiz (Ramón Rodríguez) gioca un ruolo cruciale. Anche il Primo Ministro britannico Oliver Everett (Douglas Hodge) e Elena Romano (Sabrina Impacciatore) influenzano gli eventi.

C’è un tocco d’Italia in questo americanissimo G20, grazie a Sabrina Impacciatore, perfetta nel suo ruolo. Nella versione originale parla italiano solo in rare occasioni, evitando gli errori linguistici di film come House of Gucci.

Quando la forza bruta non è sufficiente, entra in gioco l’ingegno. A fare la differenza è Serena Sutton (Marsai Martin), giovane hacker e figlia della Presidente.

La parte action di G20 funziona alla perfezione, con Antony Starr perfetto nel ruolo dell’antagonista. Il film tiene alta la tensione durante l’intero attacco terroristico ambientato nella struttura sudafricana.

Sul piano sociale, il film affronta i pericoli dell’intelligenza artificiale, in particolare la falsificazione della realtà. Tuttavia, il finale risulta troppo sbrigativo nel trattare le conseguenze di questo tema.

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