il magico mondo di harold

Da oggi, 12 settembre, arriva in sala il nuovo live action targato Sony Pictures: “Il Magico Mondo di Harold”, una storia che porta in scena il pieno potere dell’immaginazione, riuscendo a comunicare a un target trasversale.

Harold (Zachary Levi) è il protagonista di un libro per bambini scritto da Crockett Johnson nel 1955. Le sue avventure sono mirabolanti: qualsiasi tipo di situazione gli si trovi davanti, lui trova rapidamente una soluzione. Tutto grazie al suo pastello viola, uno strumento attraverso il quale può dar vita a qualsiasi cosa il suo genio riesca a immaginare.

il magico mondo di harold

Un giorno, però, le cose cambiano: la voce del “suo vecchio” sparisce. L’assenza del narratore lo spinge a chiedersi se ci sia qualcosa al di là del suo mondo, anche perché vorrebbe riuscire a capire come mai non sente più la voce con cui è cresciuto. La soluzione ai suoi dubbi arriva chiara come al solito: aprire un porta sul mondo reale per poterlo esplorare non è mai stato più semplice. Così, insieme ai suoi fedeli amici Alce (Lil Rel Howery) e Porcospino (Tanya Reynolds), arriva nel nostro mondo e inizia la ricerca del suo vecchio.

Questa è una storia che, tramite argomenti fantastici, riesce a toccare tematiche molto profonde e toccanti. La perdita, l’isolamento, la solitudine e l’incomprensione sono solo alcuni degli argomenti topici affrontati col disegno e l’uso di un pastello. Il viola riesce a diventare il colore perfetto per poter parlare di emotività, tanto da riuscire a dar vita a tutti i differenti sogni.

il magico mondo di harold

Lasciando da parte la sinossi e tutti i suoi fantastici interpreti, con semplicità, il dolore viene lasciato non troppo sottilmente all’interno della trama. È facilmente intuibile, infatti, che l’assenza della voce del narratore sia dovuta alla sua dipartita. Ed ecco che, si riesce ad affrontare la perdita di un padre grazie alla forza che possono darci le persone che sono intorno a noi.

Spesso, forse con fin troppa facilità, si ha la tendenza ad evadere dalle proprie emozioni rifugiandosi in un mondo finto. Una tematica molto spesso sottovalutata, ma che fa parte del nostro tessuto sociale. Ciò lo riusciamo a vedere nella caratterizzazione dell’antagonista della pellicola che, attraverso la scrittura, crea un luogo in cui tutti i suoi desideri si realizzano. Un egoismo e un individualismo che, però, si declinano in azioni deplorevoli e deprecabili. La bontà di Harold, in tal senso, si scontra con queste emozioni negative. Il nostro protagonista, infatti, riesce a rispondere con l’estrema positività caratteristica in un personaggio di fantasia.

il magico mondo di harold

Ora, riuscire ad essere estremamente positivi come Harold non è decisamente possibile. Al contrario, si rischierebbe di cadere in quella positività tossica che molto spesso diviene copertina da social. Però, tenere a mente il concetto del “se puoi sognarlo, puoi farlo” il più delle volte riesce a plasmare la realtà. Di conseguenza, se si è piccoli e si va in sala a guardare questo film, quel che resta è una presa di autostima da dover portare con sé. Se, invece, si è più grandi bisogna riuscire a far proprio il monito con cui Harold ci saluta: ricordare quanto sia importante l’immaginazione e quanta forza ci possa dare.

Quindi, non perdete tempo. Prendete i vostri amici, le vostre dolci metà o i vostri fratellini e sorelline e andate in sala. Il Magico Mondo di Harold vi aspetta dal 12 settembre.

di Lapizia

Guardo troppi film e parlo troppo velocemente, ma ho anche dei difetti!

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