In “Final Destination: Bloodlines“, il destino torna a reclamare ciò che gli è dovuto. Un’eredità di morte, tra generazioni, visioni e paure mai sopite: in questo nuovo capitolo, in sala dal 15 maggio.
La giovane Stefani Lewis (Kaitlyn Santa Juana) nell’ultimo periodo è tormentata da un bruttissimo incubo. Ogni volta che si addormenta sogna una donna più o meno della sua età che partecipa all’inaugurazione di una torre panoramica durante gli anni Sessanta. Niente di strano se non fosse che, sul finire del sogno, l’edificio si sgretola completamente a pezzi. Uno dopo l’altro muoiono tutti i presenti. Gli ultimi due a perire sono un bambino afroamericano e proprio la donna che vede all’inizio, ma allora: chi è questa ragazza?
Presasi una pausa dal college, Stefani torna dalla sua famiglia. Qui scopre che la giovane nei suoi sogni è proprio sua nonna Iris Campbell (Brec Bassinger/Gabrielle Rose). La donna da anni vive isolata da tutto e tutti per paura che la morte possa prenderla.
Se Arma Letale 2 ha insegnato a Homer Simpson a controllare ogni volta il gabinetto, la saga di Final Destination non è da meno. Alzi la mano chi non ha mai detto una frase del tipo: “Da oggi non farò più un lettino abbronzante!”. O anche solo qualcosa di vagamente simile dopo aver visto una delle tante morti bizzarre che hanno colpito i personaggi di questo franchise.
Del resto, questo è il compito di ogni prodotto dell’orrore: mettere paura e magari anche qualche dubbio sull’esistenza. Nei precedenti cinque capitoli tutto questo è sempre rispettato, e anche il sesto non è da meno. Dipartite terribili, alcune assurde, altre molto più fattibili, che ti faranno essere più prudente nella vita vera. Un monito a cui non va dato il potere della paranoia come nonna Iris.
Molti dei protagonisti, anche in questo capitolo, sono giovani: l’età è quella del liceo o università. Una caratteristica costante che mantiene anche lo stesso tipo di comicità dei capitoli precedenti. Battute demenziali, stile American Pie, che sembrano essere in controtendenza considerati questi tempi sempre più restrittivi. Elemento che non può che far solo piacere.
La più grande novità, sotto la direzione di Zach Lipovsky e Adam Stein (registi del live-action di Kim Possible), è proprio il legame con il passato. In “Final Destination: Bloodlines” possiamo goderci la storia di Iris Campbell. Una delle poche che è stata in grado di ingannare la morte fino alla terza età. L’essere riuscita a veder crescere figli e nipoti non fa che accrescere una domanda: quando la morte alla fine la prenderà? Che ne sarà della sua discendenza?
Lei è una delle poche che l’ha ingannata per lungo tempo, perché sappiamo bene che non è mai stata l’unica. In tre dei precedenti film della saga abbiamo visto il personaggio di William Bludworth (Tony Todd, che in Final Destination 3 ha dato la voce al Diavolo). Un uomo misterioso, parecchio introverso, ma in grado di dare un minimo di aiuto a quelli che si rendono conto che dietro le morti delle persone scampate a una recente tragedia c’è qualcosa di più di una sfortunata casualità. E tutto questo perché lui da tempo sta sfuggendo alla morte, ma quando è stata la prima volta che l’ha ingannata? Vi lasciamo col dubbio per evitare spoiler!
Tony Todd affronta cinematograficamente la morte per l’ultima volta, perché nella vita reale è stato già catturato da essa. L’attore, conosciuto anche per Candyman e Star Trek era malato da tempo. Nonostante ciò, ha voluto regalare al suo pubblico un’ultima, piccola ma comunque intensa interpretazione. Dopo le riprese di “Final Destination: Bloodlines“, il 6 novembre 2024 Tony Todd ha perso la sua battaglia contro il cancro. Una lotta che ha voluto ribadire anche nei dialoghi del lungometraggio. Difficile non pensare in occasione come questa ad altri evenit analoghi. La mente va a “Harry Potter e i Doni della Morte“, con Ignotus Peverell che alla fine si congeda con questa vita da pari a pari con essa.
Ritorni anche nella versione italiana, perché l’adattamento dialoghi e la direzione del doppiaggio sono stati nuovamente affidati da Fabrizio Pucci come in occasione di “Final Destination 5“, e sempre presso la Dubbing Brothers Int. Italia.
La storica voce di Wolverine ha doppiato anche un piccolo personaggio poco prima del finale, mentre quelli principali sono stati affidati a:
- Margherita De Risi (Stefani),
- Federico Campaiola (Erik Campbell),
- Titu Marteddu (Charlie Reyes),
- Federico Bebi (Bobby Campbell),
- Claudia Razzi (Darlene Campbell).
Infine, attraverso la scelta musicale che accompagna la visione del film, i fan potranno godersi brani come: “Shout”, The Isley Brothers; e “Ring Of Fire”, Johnny Cash.