Dal 22 ottobre è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio “NOSTALGIA”, il nuovo singolo degli ASTRASONORA.
Il trio romano torna con un brano intenso e introspettivo, dove sonorità elettroniche e parole taglienti si fondono in un equilibrio perfetto tra malinconia e lucidità.
Un brano tra libertà e resa
“Nostalgia” racconta la storia di una donna che dice di non volere l’amore, ma continua a inseguirlo nei modi sbagliati. Vive libera, o almeno così sembra. Dietro l’ironia e la forza apparente si nasconde la fragilità di chi cerca un equilibrio, tra due dita in gola e una pastiglia ogni sera.
La domanda “Che cosa me ne faccio dell’amore?” non è cinica, ma una resa consapevole, il simbolo di una generazione che ha smarrito il significato dell’amore come rivoluzione.
Il suono del brano, quasi ipnotico e apparentemente monotono, accompagna perfettamente il tema della canzone. È come un battito costante, che riporta chi ascolta a quei pensieri più celati, a ciò che resta in silenzio quando tutto intorno sembra troppo rumoroso.
Questa scelta musicale, volutamente essenziale, rende “Nostalgia” coerente con il suo titolo: un flusso di emozioni che si muove sottotraccia, lasciando emergere la voce interiore più autentica. In questo equilibrio tra suono e atmosfera, il testo rischia quasi di passare in secondo piano, ma proprio per questo arriva più in profondità, come una confessione non detta.
Gli Astrasonora spiegano così il senso del brano:
“È una pubblicità. È un odore che non vuole morire. È l’eco di qualcosa che poteva succedere e non è mai successo. NOSTALGIA racconta una fuga continua da sé stessi, da chi ci ama, da chi potremmo essere se solo smettessimo di avere paura.”
Chi sono gli Astrasonora?
Sono un trio romano composto da Claudio Del Proposto, Daniele Giannini e Francesco Stefanini.
Vengono da quartieri diversi della capitale, dove “l’asfalto bolle d’estate e la musica serve a non impazzire”. Lavorano in uffici con neon tremolanti e macchinette del caffè, ma la loro vera fuga è la musica: una valvola di sfogo che trasforma il disagio quotidiano in arte.
Il progetto nasce dal bisogno di raccontare senza filtri le contraddizioni della vita contemporanea: la solitudine urbana, le relazioni che si sfilacciano, la paura di non essere all’altezza.
Il loro stile fonde elettronica, introspezione e poesia urbana, con testi che diventano specchio di una generazione disillusa ma ancora capace di emozionarsi.
“Raccontiamo ciò che c’è davvero: il disagio, le relazioni che si sfilacciano, la noia e le esplosioni interiori. Nessun filtro, solo realtà.”
Con “Nostalgia”, gli Astrasonora confermano la loro identità: una band che non ha paura di guardarsi dentro e raccontare le proprie ferite con un linguaggio diretto, visivo e contemporaneo.

