occhi rossi

Il 16 ottobre 2025, la Galleria Alberto Sordi di Roma ha ospitato uno degli eventi più attesi dai fan di Tananai: il firmacopie per il suo libro Occhi rossi. Se bruciano gli occhi è la felicità“. La libreria Mondadori, normalmente silenziosa, si è animata di risate, passi veloci e sguardi elettrizzati, trasformandosi in un microcosmo di emozioni condivise.

L’attesa e la magia del momento

All’ingresso, i fan stringono tra le mani la copia appena acquistata. Il pass per entrare sembra il biglietto per un’esperienza unica: chi fotografa, chi sussurra emozioni, chi ripete mentalmente le parole da dire all’artista. L’odore dei libri nuovi e il fruscio delle pagine creano l’atmosfera perfetta per quello che sta per accadere.

Quando Tananai appare dietro il tavolo, l’eccitazione si trasforma in applauso spontaneo. Inizia subito a raccontare il percorso che l’ha portato a scrivere il libro:

«La prima canzone è stata ‘Volerci male’. E quindi è stato l’inizio di tutto. Poi mi sono reso conto che continuava a ricorrere, un po’ come il motivo di tante mie canzoni. Mi sembrava tutto giusto, ma poi mi sono chiesto perché dicessi sempre ‘Ho gli occhi rossi, ho gli occhi rossi’. Gli occhi rossi sono un sintomo sia di grandissima emozione che di dolore. Dopo un pianto, o quando ti commuovi per qualcosa di bellissimo».

Tra firme e sguardi

Mentre firma le copie, Tananai scambia parole rapide con i fan, sorride a chi non riesce a contenere l’emozione, ascolta piccoli racconti. Il libro diventa così non solo un oggetto, ma un ponte diretto tra autore e lettore.

«Sono una persona molto sociale, mi piace stare in mezzo alla gente ed è lì che trovo le energie per fare qualsiasi cosa. Ma non vuol dire che io riesca a parlare di come mi sento. Non sono mai riuscito a esprimere i miei sentimenti e le mie sensazioni… questa cosa la voglio imparare a fare, anche nei rapporti umani».

Il libro consente al cantante di raccontarsi in modo autentico, come nelle sue canzoni:

«In questo libro si legge solo autenticità, come nelle mie canzoni. Dopo Sanremo è stato uno tsunami, capisci che c’è qualcosa che non ti torna, e scrivere mi ha aiutato a dare un nome a quello che avevo dentro».

Il segno di un incontro

Uscire dalla libreria con la copertina firmata significa portare via un pezzetto di quel momento, l’emozione di aver condiviso uno spazio intimo e di aver visto Tananai raccontarsi senza filtri. Tra sorrisi, fotografie e pagine sfogliate con attenzione, il firmacopie diventa un rituale di vicinanza, passione e autenticità.

«Chi se ne frega se vengo giudicato per un libro… Lo faccio e magari scopro che è qualcosa che mi fa star bene. È stato utile per me per mettere un punto a tutto quello che avevo fatto fino adesso e vedere su carta le parole e le foto, dire ‘Ok, questo è stato un periodo bellissimo della mia vita, adesso altre mille avventure».

Un arrivederci tra pagine e note

Tra la folla che lentamente si disperde e le luci della Galleria che si abbassano, resta la sensazione di aver assistito a qualcosa di speciale: un artista che si racconta davvero, senza doversi nascondere dietro un beat, e fan che portano via più di una firma: un ricordo, un’emozione, una storia da custodire.

di Aida Picone

Guardo troppi film e parlo troppo velocemente, ma ho anche dei difetti!

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