Lucio Corsi

Dopo l’anteprima alla 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma, arriva sul grande schermo “La chitarra nella roccia – Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano”, il film concerto diretto da Tommaso Ottomano e prodotto da Sugar Music e Borotalco.tv, in collaborazione con Magellano Concerti e Picicca Management.

Girato interamente in pellicola 16 mm, il film restituisce l’essenza di un live unico, registrato la scorsa estate nell’abbazia cistercense di San Galgano (Chiusdino, Siena), capolavoro del XII secolo e luogo magico per Lucio Corsi, che proprio lì ha deciso di realizzare uno dei suoi sogni artistici più grandi.

Il lungometraggio sarà proiettato dal 2 al 5 novembre 2025 nei cinema The Space, con una prima ufficiale domenica 2 novembre al The Space Grosseto, alla presenza dell’artista, e un incontro con il pubblico il 5 novembre al The Space Moderno di Roma.

Un ritorno alle origini tra Maremma e rock d’autore

«Io e Tommaso veniamo entrambi dalla Maremma, poco lontano da San Galgano. Da bambini sognavamo di suonarci dentro, e quest’anno è arrivato il momento giusto per realizzare quell’idea» – ha raccontato Lucio Corsi in conferenza stampa.

Quell’abbazia “senza tetto”, immersa nei campi, diventa così lo scenario perfetto per una performance che unisce sacralità e libertà. Tommaso Ottomano, fratello artistico di Lucio, spiega:

«Sono passati più di dieci anni da quando ci siamo detti che avremmo voluto fare un concerto lì. Alla fine ce l’abbiamo fatta: era obbligatorio immortalare tutto su pellicola, alla vecchia maniera, per catturare l’autenticità delle immagini e il potere viscerale del live».

Un concerto filmato in pellicola: tra magia analogica e poesia visiva

Girato con sei cineprese analogiche, La chitarra nella roccia alterna luce naturale e artificiale, sfruttando la particolarità dell’abbazia senza tetto per creare una scenografia viva.

«Abbiamo deciso di girarlo tra giorno e notte — spiega Ottomano — per far respirare la luce vera, quella che cambia, e restituire la sensazione di essere lì, sotto il cielo toscano».

Sul palco, insieme a Lucio, 16 musicisti: una formazione arricchita da fiati, percussioni e due coriste, per ricreare l’energia dei grandi concerti anni ’70 a cui entrambi si ispirano — da The Last Waltz di Scorsese ai Wings Over America di McCartney.Un disco live in uscita il 14 novembre

Oltre al film, la magia di San Galgano diventa anche un album dal vivo: “La Chitarra Nella Roccia”, in uscita il 14 novembre 2025 per Sugar Music e già disponibile in pre-order.

Il disco sarà pubblicato in diverse edizioni fisiche, tra cui il doppio vinile trasparente 180gr con booklet di 12 pagine, testi inediti, un fumetto originale e la locandina del film (anche autografata). In scaletta 21 brani che attraversano l’intera carriera di Corsi, da Freccia Bianca e Il re del rave fino a Volevo essere un duro: il brano con cui l’artista ha conquistato Sanremo e due Targhe Tenco per “Miglior canzone” e “Migliore album in assoluto”.

«Tra le rovine di San Galgano sono atterrati due amplificatori giganti, 16 musicisti e i loro strumenti. Anche le canzoni, che avrebbero potuto volare via nel cielo, sono state intrappolate in un disco», racconta Lucio con ironia.

Un viaggio che continua: tour europeo e palasport italiani nel 2026

Il 2026 segnerà un nuovo capitolo nel percorso dell’artista. Dal 24 gennaio 2026, Lucio Corsi sarà protagonista del suo primo Tour Europeo, che toccherà le principali città del continente: da Lugano a Berlino, da Londra a Parigi.

Successivamente, a partire dal 27 novembre 2026, arriverà il tour nei palazzetti italiani con “Lucio Corsi – Palasport 2026”, che farà tappa a Firenze (Nelson Mandela Forum), Roma (Palazzo dello Sport) e Milano (Unipol Forum).

Entrambi i tour sono prodotti da Magellano Concerti, con info e biglietti disponibili sui canali ufficiali dell’artista.

Lucio Corsi: tra poesia, visione e autenticità

Cantautore toscano tra i più originali della sua generazione, Lucio Corsi ha saputo fondere rock d’autore e immaginario fiabesco in un linguaggio inconfondibile. Dopo Sanremo 2025, dove ha conquistato il Premio della Critica Mia Martini e un quinto posto all’Eurovision, la sua ascesa è stata continua: “Volevo essere un duro” è oggi disco d’oro, con oltre 100.000 presenze registrate nei tour del 2025 e riconoscimenti ai TIM Music Awards per singolo e live.

Con La chitarra nella roccia, Lucio celebra il legame tra musica, natura e verità: «La musica deve stare nell’aria, non dentro le cuffie. È trasparente, vola dove vuole. Noi possiamo solo seguirla».

Crediti principali

Regia: Tommaso Ottomano
Produzione: Sugar / Borotalco.tv
Produzione esecutiva: Matteo Stefani
Fotografia: Marco De Pasquale
Montaggio: Ilaria Fusco
Mix e master: Pino “Pinaxa” Pischetola
Registrazione live: Leonardo “Fresco” Beccafichi
Con il contributo: Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Chiusdino

di Aida Picone

Guardo troppi film e parlo troppo velocemente, ma ho anche dei difetti!

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