Diretto da Tim Story (The Blackening, Barbershop, Poliziotto in prova), Il blindato dell’amore è una commedia action che riunisce due generazioni di comici – Eddie Murphy e Pete Davidson – e ne aggiunge una terza con l’ingresso esplosivo di Keke Palmer. Il film racconta la storia di due guardie giurate dalle personalità opposte: Russell (Murphy), veterano sveglio e disilluso, e Travis (Davidson), novellino incosciente e facilmente manipolabile. Durante un servizio apparentemente ordinario, i due cadono vittime di un’imboscata orchestrata da Zoe (Palmer), una femme fatale scaltra e imperturbabile che ha ben altri piani oltre ad una semplice rapina.
Murphy e Davidson: strana coppia, buona intesa
È strano vedere Eddie Murphy nei panni del personaggio serio, costretto a tenere a bada l’energia caotica del collega più giovane. Ma la formula funziona: i due, entrambi ex Saturday Night Live, condividono un senso del ritmo e una capacità di improvvisazione che riescono a tenere vivo anche il copione più pigro. Davidson trova una buona intesa nel botta e risposta, soprattutto nei momenti di panico controllato o di sarcasmo esasperato. Il duo non reinventa nulla, ma riesce a trascinare lo spettatore fino alla fine.
Keke Palmer: un carisma intatto
L’ingresso di Zoe a metà film cambia le dinamiche, almeno sulla carta. Il personaggio, potenzialmente intrigante, soffre di una scrittura pigra che non sa bene se renderla manipolatrice letale o simpatica ladra dal cuore d’oro. Palmer, però, eleva il ruolo con la sua naturale presenza scenica, alternando minacce con charme e battute a effetto con sguardi taglienti. È lei a portare l’energia femminile necessaria a bilanciare il trio, anche se rimane il personaggio meno approfondito dei tre.
Azione tiepida, ritmo sufficiente
Il problema maggiore di Il blindato dell’amore è la sua struttura prevedibile: colpi di scena telegrafati, sviluppo lineare, battute che raramente sorprendono. La regia di Tim Story è solida ma mai davvero ispirata, e il budget ridotto si nota: la maggior parte del film si svolge all’interno del furgone blindato o in esterni anonimi. L’azione c’è, ma non lascia il segno. Gli scambi tra i protagonisti, per fortuna, mantengono un minimo di tensione comica anche quando la trama si inceppa.
Più streaming che cinema
Come molte produzioni direct-to-streaming, Il blindato dell’amore punta più sulla visibilità delle sue star che sulla solidità narrativa. L’umorismo è datato, i personaggi secondari (tra cui Eva Longoria e Joe Anoa’i alias “Roman Reigns”) appaiono e scompaiono senza lasciare traccia, e gli snodi della trama sembrano scritti per giustificare una sequenza d’azione o un’altra battuta, più che costruire una storia coerente. Eppure, grazie alla professionalità del cast principale, il film riesce comunque a strappare qualche risata.
Una rapina, zero sorprese
Il blindato dell’amore non è un film memorabile, ma sa intrattenere quel tanto che basta per giustificare una serata leggera davanti alla TV. È prevedibile, derivativo, a tratti goffo, ma anche consapevole della sua natura pop e del suo target. Un’occasione sprecata? In parte. Ma Eddie Murphy, Pete Davidson e Keke Palmer fanno abbastanza per evitare che il tutto vada completamente fuori strada.
Il blindato dell’amore è disponibile in streaming su Prime Video dal 6 agosto.

